L’anestetico è un farmaco utilizzato in chirurgia per rendere indolore un intervento, eliminando la sensibilità in una specifica area del corpo o inducendo uno stato di incoscienza temporanea. Nonostante sia generalmente considerato sicuro e indispensabile per una serie di procedure mediche, l’uso dell’anestetico può causare effetti collaterali o conseguenze indesiderate per il paziente. In alcune circostanze, se si possono dimostrare errori o negligenze, il paziente potrebbe avere il diritto di richiedere un risarcimento per i danni subiti a causa dell’uso dell’anestetico.
Prima di somministrare un anestetico, il paziente deve essere accuratamente valutato dall’anestesista per determinare l’idoneità all’anestesia. Il medico prenderà in considerazione vari fattori come l’età, la salute generale, le aspettative del paziente e la presenza di eventuali controindicazioni. Ad esempio, l’uso dell’anestetico potrebbe essere sconsigliato per pazienti con allergie note agli anestetici, problemi respiratori gravi, malattie cardiovascolari o neurologiche, disfunzioni epatiche o renali o che assumono farmaci che possono interagire con l’anestetico.
Anche se l’uso dell’anestetico è comunemente considerato sicuro per la stragrande maggioranza dei pazienti, si possono presentare alcune complicanze. Queste potrebbero comprendere reazioni allergiche, complicazioni respiratorie, variazioni della pressione arteriosa, episodi di nausea e vomito, lesioni nervose, o effetti indesiderati dovuti alla somministrazione e all’interazione con altri medicinali. Tali complicanze possono provocare disagio, necessitare di interventi medici supplementari e avere un impatto negativo sulla qualità di vita del paziente.
Il medico che somministra l’anestetico ha il dovere di informare il paziente sui rischi associati all’uso dell’anestetico e alle potenziali complicazioni che potrebbero sorgere. Se il paziente dovesse subire danni a causa dell’anestetico e fosse possibile dimostrare che ci sono stati errori o negligenze da parte del medico, quest’ultimo potrebbe essere ritenuto responsabile per i danni causati.
Se hai subito un danno a seguito dell’uso di un anestetico e ritieni che ci siano state negligenze, potresti avere la possibilità di richiedere un risarcimento del danno. Per farlo, puoi contattare Periplo Familiare, uno studio legale specializzato in responsabilità medica. I nostri avvocati esperti ti assisteranno nel processo di richiesta di risarcimento, aiutandoti a ottenere il giusto riconoscimento possibile.
Decesso per sovradosaggio anestetico.
La piccola Valeria ha solo 3 anni ma deve essere sottoposta ad un intervento cardiochirurgico per una grave patologia congenita. Ricoverata presso l’Ospedale della sua città ed effettuati i controlli necessari, viene eseguito l’intervento con successo. Nel post operatorio, le condizioni sembrano normali e la bimba recupera pian piano la sua vitalità. Nel giorno delle dimissioni, Valeria viene colpita da ciò che sembra essere un’influenza e quindi le dimissioni vengono rinviate.
Con l’intervento di uno stato febbrile e difficoltà respiratorie, i sanitari decidono di effettuare una TAC con mezzo di contrasto in anestesia. Viene infusa una prima dose di anestesia ma Valeria è molto agitata, quindi decidono, anziché attendere che la bimba si calmi, di infondere una dose ulteriore che purtroppo si rivelerà fatale per la piccola. Valeria entra in uno stato di coma dal quale purtroppo non si risveglierà più.
IL DANNO SUBITO
Con la seconda infusione di anestetico, la piccola Valeria è entrata in uno stato di coma dal quale purtroppo non è più riuscita a svegliarsi. Indicibile la sofferenza dei familiari.
IL RISARCIMENTO
Oltre alla azione penale si è incardinato un giudizio civile che ha riconosciuto la responsabilità dei sanitari e una liquidazione a favore dei genitori della somma di € 1.200.000,00.