Risarcimento Danni Stravaso Liquido Chemioterapico

Lo stravaso di liquido chemioterapico si verifica quando una sostanza utilizzata durante la chemioterapia fuoriesce accidentalmente dalla vena e si diffonde nei tessuti circostanti. Questo incidente può causare danni significativi alla pelle, ai muscoli e ai vasi sanguigni, provocando dolore, infiammazione e potenziali complicanze a lungo termine. Nel caso di uno stravaso di liquido chemioterapico, è importante adottare misure tempestive per minimizzare i danni. Se hai subito danni a causa di un intervento per lo stravaso di liquido chemioterapico, puoi richiedere un risarcimento danni.

Controindicazioni per il trattamento dello stravaso liquido chemioterapico

Le controindicazioni per il trattamento dello stravaso liquido chemioterapico dipendono dalle caratteristiche specifiche del paziente e dalla gravità dello stravaso. In generale, alcune controindicazioni comuni possono includere la presenza di patologie preesistenti che potrebbero aumentare il rischio di complicanze, come insufficienza renale o epatica, malattie cardiovascolari gravi o ridotta funzionalità immunitaria. La valutazione individuale del paziente è essenziale per determinare la fattibilità e l’approccio terapeutico appropriato.

Complicanze e problemi legate allo stravaso liquido chemioterapico

In caso di uno stravaso di liquido chemioterapico, è importante determinare se ci sono state negligenze o errori da parte del personale medico che hanno causato o contribuito all’incidente. La responsabilità medica può sorgere se non sono state adottate misure preventive adeguate, se le procedure di sicurezza sono state trascurate o se non è stata fornita una gestione tempestiva e appropriata dello stravaso. Per ottenere un risarcimento del danno, è necessario dimostrare l’errore o la negligenza medica e collegare direttamente tali errori ai danni subiti dal paziente.

Responsabilità medica

In caso di uno stravaso di liquido chemioterapico, è importante determinare se ci sono state negligenze o errori da parte del personale medico che hanno causato o contribuito all’incidente. La responsabilità medica può sorgere se non sono state adottate misure preventive adeguate, se le procedure di sicurezza sono state trascurate o se non è stata fornita una gestione tempestiva e appropriata dello stravaso. Per ottenere un risarcimento del danno, è necessario dimostrare l’errore o la negligenza medica e collegare direttamente tali errori ai danni subiti dal paziente.

Richiedi un risarcimento del danno per lo stravaso di liquido chemioterapico con Periplo Familiare

Se hai subito danni a causa di uno stravaso di liquido chemioterapico e credi che sia stato causato da errori medici o negligenza, puoi rivolgerti a Periplo Familiare per richiedere un risarcimento del danno. I nostri avvocati specializzati in responsabilità medica valuteranno attentamente la tua situazione e ti guideranno nel processo legale per proteggere i tuoi diritti e interessi. Siamo impegnati a lavorare con te per ottenere la giustizia e il risarcimento che meriti in caso di danni da stravaso di liquido chemioterapico.

Di seguito la lista di alcuni casi interessanti dei quali si è occupata la nostra Associazione

Oncologia

Caso Cristina

Risarcimento: € 195.000,00

Perdita uso della mano per travaso

La signora Cristina, di 38 anni, a seguito di un carcinoma mammario, viene sottoposta ad intervento di quadrantectomia cui fa seguito un ciclo di chemioterapia. È proprio durante una seduta che si viene a creare un travaso di liquido chemioterapico che va a interessare la mano destra della paziente. L’operatrice presente, si limita ad intervenire riposizionando l’ago e ad asciugare il liquido fuoriuscito.

Dopo pochi giorni dall’accaduto però, Cristina accusa la mancanza di sensibilità alla mano e decide di riferire di questo stato ai suoi sanitari. Questi le prescrivono una semplice pomata che però non porta ad alcun beneficio; anzi, più i giorni passano e più i sintomi peggiorano e la mancanza di sensibilità si estende anche verso le dita, mentre il dorso della mano sembra essersi pietrificato. Solo davanti a tali conseguenze, i sanitari decidono di inviare la paziente presso l’ambulatorio di neurologia per una visita più approfondita, ma ormai l’incidente è occorso e nulla più si può fare per emendarlo. Cristina purtroppo perde completamente l’uso della mano destra.

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