Risarcimento per Strumenti Chirurgici Dimenticati

In alcuni casi, durante un intervento chirurgico, gli strumenti chirurgici utilizzati possono essere dimenticati all’interno del paziente. Questo può causare gravi danni e complicanze per la salute del paziente. Se si è subito danni a causa di strumenti chirurgici dimenticati, è possibile richiedere un risarcimento per il danno subito.

Problematiche e complicanze legate a Strumenti Chirurgici Dimenticati

La presenza di strumenti chirurgici dimenticati all’interno del corpo del paziente può causare una serie di problematiche e complicanze per la salute. Ad esempio, può causare infezioni, infiammazioni, danni ai tessuti e persino la morte. È importante rimuovere immediatamente gli strumenti chirurgici dimenticati per evitare gravi conseguenze.

Responsabilità medica

Se si subiscono danni a causa di strumenti chirurgici dimenticati, è importante valutare la responsabilità medica. Il chirurgo o l’ospedale potrebbero essere ritenuti responsabili del danno subito dal paziente se l’errore è stato causato da una loro negligenza. È importante rivolgersi a un avvocato specializzato in diritto sanitario per valutare le opzioni disponibili.

Richiedi un risarcimento del danno per Strumenti Chirurgici Dimenticati con Periplo Familiare

Se si è subito un danno a causa di strumenti chirurgici dimenticati, è possibile richiedere un risarcimento del danno con l’aiuto di un avvocato specializzato in diritto sanitario. Periplo Familiare è un’organizzazione che offre assistenza legale gratuita a coloro che hanno subito danni a causa di errori medici. Grazie all’aiuto di un avvocato esperto, è possibile ottenere un risarcimento per il danno subito e ottenere giustizia per il proprio caso.

Di seguito la lista di alcuni casi interessanti dei quali si è occupata la nostra Associazione

Chirurgia Generale

Caso Mariza

Risarcimento: € 55.000,00

Prolungate sofferenze e intervento invasivo

La signora Mariza, di 63 anni, si sottopone ad intervento di colpoisterectomia e annessiectomia. Tutto sembra andato bene, ma dopo circa 2 anni la signora inizia ad accusare disturbi all’addome. Poiché col passare del tempo i fastidi aumentano, Mariza decide di sottoporsi a esami diagnostici più approfonditi e, da una ecografia pelvica, emerge la presenza di una massa sospetta che l’ecografo ipotizza attribuibile ad un carcinoma. In tempi strettissimi si decide per un intervento chirurgico, eseguito in un centro oncologico, durante il quale si è resa necessaria, oltre alla rimozione del corpo estraneo (garza), anche la resezione ileale con anastomosi ileale terminale e sutura della vescica per le tenaci aderenze che la massa ascessuale che inglobava il corpo estraneo aveva contratto con questi organi.

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