La colonscopia è un esame diagnostico che consente di esplorare l’interno del colon attraverso un sottile tubo flessibile dotato di telecamera. L’esame può essere utilizzato per diagnosticare patologie come il cancro del colon, ma purtroppo, in alcuni casi, può comportare rischi e complicanze. Qualora si verifichino danni a seguito di una colonscopia, è possibile richiedere un risarcimento del danno.
Nonostante la colonscopia sia un esame diagnostico generalmente sicuro, ci sono alcune controindicazioni e precauzioni che devono essere prese in considerazione. Ad esempio, la colonscopia potrebbe essere sconsigliata in caso di gravidanza, malattie cardiache o polmonari, o se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti. Inoltre, in alcuni casi potrebbero essere necessari ulteriori esami o procedure per determinare la fattibilità dell’intervento.
Sebbene la colonscopia sia generalmente considerata un esame diagnostico sicuro, ci sono alcune problematiche e complicanze che possono verificarsi. Alcuni dei rischi associati alla colonscopia includono sanguinamento, infezione, perforazione dell’intestino o reazioni allergiche all’anestesia utilizzata per l’esame. In alcuni casi, queste complicanze possono essere gravi e richiedere cure mediche aggiuntive.
In caso di danni causati da una colonscopia, la responsabilità medica potrebbe essere valutata. La responsabilità medica si riferisce alla responsabilità di un professionista sanitario nel caso in cui non abbia rispettato gli standard di cura previsti. Se il medico ha agito in modo negligente o non ha rispettato gli standard di cura previsti, la persona che ha subito il danno potrebbe avere diritto a un risarcimento.
Per richiedere un risarcimento dei danni subiti a seguito di un’operazione di colonscopia, è possibile rivolgersi a un professionista del settore, come Periplo Familiare. La nostra associazione si occupa di assistere i pazienti nella richiesta di risarcimenti per danni subiti durante le cure mediche. Grazie alla competenze acquisite in anni di esperienza diretta, possiamo supportare il paziente nella valutazione del danno subito e nella definizione dell’ammontare del risarcimento.
Grave danno da perforazione
La signora Cesarina, di 74 anni, si reca in ospedale per eseguire una colonscopia. Durante la procedura endoscopica le viene causato un danno da perforazione che l’operatore provvede a chiudere con 6 endoclips, senza procedere ad alcun intervento chirurgico. Questo però si rende necessario solo 24 ore dopo, quando si viene a creare una contaminazione fecale. La signora Cesarina viene quindi sottoposta ad ampia laparotomia e confezionamento di colostomia, chiusa dopo 4 mesi.
DANNO SUBITO
Il danno subito dalla signora le ha causato gravi e lunghe sofferenze che potevano essere evitate laddove i sanitari fossero intervenuti chirurgicamente nell’immediatezza.
RISARCIMENTO
La vertenza si è definita in via transattiva con la compagnia assicuratrice della struttura ospedaliera con il risarcimento a favore della signora Cesarina di € 45.000,00.
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