Errata profilassi antibiotica in chirurgia: i diritti in caso di infezione

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Quando si può chiedere un risarcimento per errata profilassi antibiotica in chirurgia?

La profilassi antibiotica in chirurgia rappresenta una delle più efficaci forme di prevenzione alle infezioni del sito chirurgico.

Le infezioni contratte in sala operatoria, infatti, sono molto pericolose perché possono prolungare la degenza ospedaliera e in alcuni casi provocare anche il decesso del paziente. Prevenire queste situazioni ed eliminare i fattori scatenanti è quindi la soluzione per migliorare la qualità della vita all’interno delle strutture ospedaliere e scongiurare l’insorgere di complicanze infettive.

Tuttavia, restano possibili casi di errata profilassi e infezione del sito chirurgico, per i quali i pazienti possono avere diritto a un risarcimento.

Infezione del sito chirurgico: definizione e sorveglianza

Viene definita infezione del sito chirurgico (ISC), un’infezione che si manifesta a seguito di un intervento chirurgico nella sede del corpo che è stata oggetto dell’intervento. Le ISC possono essere superficiali e interessare solo la cute o estendersi a tessuti sottocutanei, organi o materiale impiantato.

In Italia la sorveglianza delle ISC è affidata al Sistema nazionale di sorveglianza delle infezioni del sito chirurgico (SNICh).

Nell’ambito del Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico Resistenza (PNCAR) è stato proposto un aggiornamento della sorveglianza nazionale delle infezioni del sito chirurgico (SNICh) in concomitanza con la presentazione del nuovo Protocollo di sorveglianza ISC-SNICh il cui scopo è:

  • ridurre l’incidenza delle ISC favorendo la formazione dello staff per modificare o implementare le procedure in base alle linee guida “buone pratiche in chirurgia”;
  • prevenire le ISC grazie a una maggiore sorveglianza;
  • individuare e monitorare fattori di rischio delle ISC.

Ruolo e importanza della profilassi antibiotica in chirurgia

Adottare una profilassi antibiotica in chirurgia è la soluzione più efficace che si hanno a disposizione per contrastare l’insorgere di infezioni nel sito chirurgico.

La terapia antibiotica, per risultare efficace, necessita di un utilizzo corretto ed è inoltre fondamentale individuare il farmaco giusto in base alla condizioni cliniche del paziente e in considerazione della tipologia di intervento.

Un uso indiscriminato di antibiotici, sia nel periodo pre-operatorio che nel post-operatorio, infatti, oltre a essere inutile può addirittura rivelarsi dannoso per il paziente, favorendo l’insorgenza di resistenze batteriche.

Infezione ospedaliera: quando è possibile chiedere il risarcimento danni

L’infezione contratta in ospedale o in ambienti sanitari può far sorgere il diritto al risarcimento del danno, purché ricorrano determinate condizioni.

Il paziente che ha contratto l’infezione ospedaliera deve essere stato ricoverato per una causa diversa dall’infezione e al momento del ricovero non doveva avere sintomi di incubazione.

La manifestazione dell’infezione deve avvenire:

  • 48 ore dopo il ricovero
  • entro 3 giorni dalle dimissioni
  • entro 30 giorni dall’operazione
  • nell’ambito di ambienti sanitari in cui il paziente è stato ricoverato per cause diverse dell’infezione.

Se l’infezione è stata contratta in ospedale e rientra in questi casi, è possibile avanzare richiesta per ottenere un risarcimento.
A tal fine il paziente o i suoi familiari, devono dimostrare la responsabilità del medico o della struttura ospedaliera presentando idonea documentazione, ricorrendo a testimonianze o prove a sostegno dell’inadeguatezza delle pratiche ospedaliere e della mancata, errata o inidonea profilassi antibiotica in chirurgia.

Come fare e a chi rivolgersi per chiedere un risarcimento danni?

Se pensi di non essere stato sottoposto a un’idonea profilassi antibiotica o se un tuo familiare è stato vittima di un errato trattamento antibiotico che ha portato a gravi conseguenze, potresti avere diritto al risarcimento dei danni subiti.
Se non sai quali passi compiere, puoi rivolgerti a Periplo Familiare. Siamo la prima associazione italiana a tutela delle vittime di malasanità in Italia e ci avvaliamo di un team medico-legale che valuterà il tuo caso per appurare eventuali elementi di sussistenza per assisterti nella richiesta di risarcimento.

Per i nostri assistiti, come primo approccio, tentiamo la ricerca di una conciliazione che porti ad un accordo bonario, al fine di evitare una lunga causa in tribunale, ma in caso si renda necessario, siamo pronti ad affrontare anche l’iter giudiziario.

Contattaci per richiedere maggiori informazioni o prenotare una consulenza gratuita.

Categorie:Casi di Errori Medici

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