Meningite batterica: che conseguenze ha una diagnosi tardiva? 

La meningite batterica può avere conseguenze molto gravi, la tempestività delle cure è essenziale

La meningite batterica è una patologia infettiva acuta, caratterizzata dall’infiammazione delle meningi encefaliche o spinali, provocata dall’azione di un batterio. 

La tempestività nella diagnosi è fondamentale poiché la meningite batterica può portare a conseguenze molto gravi come danni neurologici permanenti o, nei casi più gravi, addirittura al decesso. 

La meningite batterica è meno comune di quella virale, ma decisamente più pericolosa. Colpisce in particolare i bambini con meno di 5 anni e i ragazzi di età compresa tra 15 e 19 anni, si sviluppa molto rapidamente e rappresenta una vera emergenza medica che richiede un trattamento tempestivo.  

I batteri principalmente responsabili dell’infezione sono lo streptococco e il meningococco. L’infiammazione delle meningi può coinvolgere anche il sistema nervoso, causando danni che variano da lievi a persistenti. I germi possono infatti raggiungere i centri nervosi che regolano funzioni vitali come il battito cardiaco e la respirazione, compromettendo il corretto funzionamento di questi apparati. 

Le conseguenze però possono essere anche altre.  

Sintomi della meningite batterica e possibili conseguenze

Riconoscere la meningite batterica nelle fasi iniziali può essere difficile perché i primi sintomi con la quale si manifesta, mal di testa e febbre alta, sono comuni a quelli di molte altre patologie.  

Sintomi più specifici che lasciano intuire la presenza dell’infiammazione alle meningi possono essere:  

  • rigidità della nuca; 
  • tendenza a piegare gli arti superiori e inferiori posizionandosi su un fianco per provare ad alleviare il dolore; 
  • nausea e vomito; 
  • dolore muscolare intenso; 
  • letargia; 
  • crisi epilettiche o convulsioni. 

Il periodo di incubazione della meningite batterica varia tra i 2 e i 10 giorni, poi l’infiammazione si diffonde rapidamente e in modo aggressivo. Per questo motivo, una diagnosi tardiva può avere conseguenze gravi e spesso irreversibili. L’infiammazione delle meningi, infatti, può evolvere in setticemia, e la persistenza dei batteri nel sangue può danneggiare altri organi, portando al decesso del paziente. 

In un caso di meningite batterica grave, l’infiammazione può estendersi anche all’encefalo o al midollo spinale se la meningite si complica in una meningoencefalite o una meningomielite. In questi casi l’infiammazione può portare a:  

  • perdita di udito, della memoria o della vista; 
  • difficoltà di concentrazione e problemi di linguaggio; 
  • problemi di equilibrio e di coordinazione; 
  • disturbi del comportamento; 
  • epilessia; 
  • paralisi cerebrale. 

Tra gli eventi più drammatici della diagnosi tardiva di meningite batterica vi è il danno cerebrale permanente: possono manifestarsi ischemie, edema cerebrale, emorragie che lasciano il paziente con disabilità permanenti, deficit cognitivi o motori.   

Come si diagnostica la meningite batterica e qual è la profilassi da seguire

Gli esami diagnostici che permettano di accertare la presenza di meningite batterica sono: 

  • esame del liquido spinale che viene prelevato tramite una puntura lombare; 
  • emocoltura per verificare se vi sono batteri associabili alla patologia; 
  • TAC o risonanza magnetica cerebrale che evidenziano eventuali complicanze in atto; 
  • esami del sangue; 
  • test PCR e sierologia per identificare i batteri e rilevare anticorpi specifici.  

La terapia principale prevede la somministrazione di antibiotici e la scelta del farmaco dipende dal batterio responsabile dell’infezione. Possono essere prescritti al paziente anche farmaci a base di cortisone, antinfiammatori e analgesici. 

In caso di sepsi, nonostante la profilassi eseguita in tempo, la meningite batterica può avere conseguenze permanenti come l’amputazione degli arti a causa della necrosi dei tessuti.  

Quando si configura la responsabilità medica per la diagnosi tardiva di meningite

La responsabilità medica si configura quando il ritardo o la una mancata diagnosi di meningite batterica sono la conseguenza di una negligenza che porta all’errore del medico, che ha causato danni gravi o permanenti al paziente.  

Possibili errori da parte del medico possono essere: 

  • sottovalutazione dei sintomi che spingono il medico a non sottoporre il paziente agli accertamenti necessari per far emergere la patologia; 
  • errori organizzativi della struttura sanitaria come carenza di personale o malfunzionamento del centro analisi; 
  • interpretazione errata degli esami di laboratorio. 

Se hai subito danni a causa di una meningite batterica diagnosticata in ritardo, potresti avere diritto a richiedere un risarcimento.  

Dovrai però dimostrare che il danno subito è una diretta conseguenza di un errore medico, fornendo le prove e avvalendoti della consulenza di un medico legale e di un avvocato. 

Se non sai come fare, noi di Periplo Familiare possiamo aiutarti:  siamo la prima associazione a tutela delle vittime di malasanità in Italia, da oltre 25 anni sosteniamo i nostri assistiti sia legalmente che moralmente. Il nostro staff medico-legale è disponibile a valutare il tuo caso per verificare se vi sono le basi per avanzare una richiesta di risarcimento danni. 

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