Errori a seguito di un’operazione per aneurisma addominale: i rischi da conoscere
L’aneurisma addominale si verifica quando vi è una dilatazione anomala dell’aorta, l’arteria che va dal torace all’addome. Si può parlare di aneurisma quando la dilatazione permanente registra un incremento del diametro di almeno il 50%.
Tale condizione non è mai da sottovalutare, perché può portare alla rottura dell’aorta addominale, causando un’emorragia interna che mette a rischio la vita del paziente. Si tratta quindi di un’emergenza chirurgica, in risposta alla quale si deve intervenire tempestivamente per scongiurare conseguenze ben più gravi.
In generale, l’intervento è consigliato in tutti i casi in cui il diametro dell’aorta è maggiore di 5 cm e può essere eseguito in modo tradizionale o endovascolare.
Ma in cosa consiste l’operazione per aneurisma addominale e quali sono i rischi che si corrono? Scopriamo di più.
In quali casi bisogna eseguire un’operazione per aneurisma addominale?
In caso di aneurisma all’aorta addominale l’intervento ha dei rischi che vanno considerati e non sempre è la soluzione migliore per il paziente.
L’ecocolordoppler è un esame di primo livello per diagnosticare la presenza di un aneurisma, che consente di evidenziare una eventuale dilatazione e misurare il diametro dell’aorta.
A confermare la diagnosi è la tomografia computerizzata (TC) con mezzo di contrasto.
Nella maggior parte di casi l’aneurisma è asintomatico e viene rilevato solo con un’ecografia addominale preventiva. Nel momento in cui si presentano i sintomi, primo fra tutti il dolore, la situazione è già in emergenza.
Al pari degli altri interventi anche l’operazione per aneurisma addominale ha dei rischi e viene quindi eseguita solo nei pazienti in cui la possibilità di rottura è elevata, valutando l’età del paziente e la presenza di altre patologie che potrebbero interferire con la buona riuscita dell’intervento.
In caso di avvenuta rottura, l’intervento va sempre eseguito in urgenza e anche se effettuato tempestivamente ha un rischio di mortalità post-operatoria del 50-80%.
Ma in cosa consiste l’operazione? Esistono diverse possibilità:
- L’intervento chirurgico con incisione direttamente sulla cute prevede l’inserimento di una protesi sintetica al posto del tratto dilatato dell’aorta che, una volta l’anno, va monitorata attraverso un ecodoppler di controllo.
- Meno invasivo è l’intervento che prevede due piccoli tagli all’altezza dell’inguine per posizionare al posto del tratto dilatato un endoprotesi: questa procedura è più indicata per i pazienti con patologie e che sono maggiormente a rischio con l’intervento tradizionale. I follow-up successivi sono però più scanditi e a breve distanza tra loro.
Cosa fare in caso di operazione di aneurisma addominale e rischi associati
Nel caso di un’operazione per aneurisma addominale i rischi post-intervento eseguito a cielo aperto possono essere:
- infarto miocardio che è la principale causa di morte nei pazienti sottoposti a tale intervento;
- danno renale acuto, che è la più diffusa causa post-operatoria tardiva mortale.
Altri tipi di complicanze possono essere
- danni alla vena di grosso calibro;
- problemi di disfunzione erettile a causa del danneggiamento dei nervi o della diminuzione del flusso sanguigno;
- occlusione aterosclerotica;
- pseudoaneurisma.
Se l’operazione non viene eseguite nel modo corretto, non viene individuata la tecnica migliore per il paziente, o se l’aneurisma viene diagnosticato troppo tardi causando danni o addirittura il decesso del paziente, è possibile avere diritto ad un risarcimento danni.
Per accertare la responsabilità del medico o della struttura sanitaria è necessario dimostrare che il medico abbia commesso un errore di valutazione oppure abbia violato le linee guida previste per la procedura.
Se vuoi sapere se tu o un tuo familiare avete le basi per avanzare domanda di risarcimento danni per aneurisma addominale, noi di Periplo Familiare possiamo aiutarti.
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