
L’anestesia generale permette di eseguire un intervento chirurgico senza che il paziente avverta alcun dolore. Si tratta di una condizione farmacologicamente indotta che porta alla perdita momentanea dello stato di coscienza e al tempo stesso induce il rilassamento della muscolatura.
I farmaci che vengono somministrati al paziente alterano la trasmissione degli stimoli nervosi dal sistema periferico a quello centrale.
Sebbene sia considerata sicura, si devono evidenziare dei possibili rischi dell’anestesia totale.
Mentre è in stato di incoscienza, l’anestesista ha il compito di monitorare i parametri vitali del paziente, controllando la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e la saturazione dell’ossigeno nel corso dell’intervento chirurgico. In caso riscontri delle anomalie nei parametri rilevati, l’anestesista deve prontamente intervenire per correggerle.
Inoltre, il paziente viene sottoposto a respirazione assistita ricorrendo a un supporto ventilatorio, perché i farmaci somministrati con l’anestesia inducono alla depressione respiratoria.
Per prevenire i rischi dell’anestesia totale viene effettuata una visita anestesiologica prima dell’intervento, nel corso della quale il medico valuta la storia clinica del paziente evidenziando la presenza di allergie che possono contrastare l’azione dei farmaci e la sussistenza di fattori di rischio quali fumo, obesità, patologie pregresse.
In questa sede è anche possibile che il medico prescriva al paziente dei farmaci da assumere prima dell’operazione. Il sanitario deve inoltre comunicare al paziente i possibili rischi dell’anestesia totale per permettere a quest’ultimo di firmare con consapevolezza il consenso informato all’operazione.
Ogni farmaco usato nell’anestesia generale può avere degli effetti collaterali, che si riducono o si eliminano del tutto se il dosaggio viene effettuato in maniera corretta.
I principali rischi dell’anestesia totale legati ad errori medici sono quindi:
La responsabilità medica di una procedura anestesiologica sbagliata va imputata al medico anestesista se colpevole di imperizia, ma può essere imputata anche al chirurgo, agli infermieri e alla struttura sanitaria in generale.
Poiché non esiste una regola generale, il nesso di causalità tra evento dannoso e persona che lo ha cagionato deve essere evidenziato in base al caso specifico.
Sono risarcibili:
Nell’avanzare una domanda di risarcimento è necessario anche valutare se vi è stato un mancato consenso informato, quindi se il paziente era stato messo al corrente di tutte le informazioni disponibili prima di decidere di sottoporsi all’intervento, dei possibili rischi dell’anestesia totale e soprattutto se era concreto, in caso di anestesia totale, il rischio morte.
Se tu o un tuo familiare avete subito dei danni in seguito a una procedura anestesiologica totale, potreste avere diritto a un risarcimento danni. Per presentare domanda è necessario valutare attentamente il caso, sottoponendolo al giudizio di un medico legale e di un avvocato specializzato in malasanità.
Se non sai a chi rivolgerti, noi di Periplo Familiare possiamo aiutarti: siamo la prima associazione a tutela delle vittime di malasanità in Italia, da oltre 25 anni assistiamo le vittime di errori medici sostenendole sia legalmente che moralmente.
Il nostro staff di esperti medico-legali è pronto a valutare il tuo caso. Contattaci per prenotare una consulenza gratuita.
Periplo Familiare - Via Germanico n.184, 00192 Roma (RM) | C.F: 96326770581 - P.IVA: 08269131002 | Sitemap | Privacy Policy & Cookies Policy
Powered by MGvision - Designed by The Sign Society
Periplo Familiare - Via Germanico n.184, 00192 Roma (RM)
C.F: 96326770581 - P.IVA: 08269131002
Sitemap | Privacy Policy & Cookies Policy
Powered by MGvision
Designed by The Sign Society