Una visita medica tempestiva è possibile? Certo, pagando.

Nel pubblico per una colonscopia si aspetta in media più di 96 giorni. E nel privato? Ne bastano 6.

Pazienti, ecco perché si chiamano così

Una visita medica nella sanità pubblica? Bisogna aspettare una media di 65 giorni, più di due mesi. E se ci si rivolge al privato? Basta una settimana. 

Questo è quanto emerge dall’Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei Sistemi sanitari regionali. L’indagine ha riguardato un campione di oltre 26 milioni di utenti (il 44% della popolazione totale) ed è stata condotta in Lombardia, Veneto, Lazio e Campania prendendo in considerazione 11 prestazioni mediche senza indicazioni di urgenza.

Tra i lunghi tempi di attesa e il peso del ticket, i cittadini si stanno abituando a considerare il privato e l’intramoenia come scelte alternative al Sistema sanitario nazionale. Con la sanità pubblica che tra tagli e scarso personale, naviga oramai in acque sempre più difficili.

Nel pubblico ad esempio, per una colonscopia chiedono di attendere in media più di 96 giorni; nel privato ne bastano sei. Ben tre mesi di differenza. Per una radiografia articolare, 23 giorni nel pubblico contro i 4 del privato. Alcuni aspettano, altri pagano. La tempestività, si legge nell’indagine, «sembra una condizione garantita dal Sistema sanitario nazionale solo per le prestazioni urgenti, mentre è un “servizio a pagamento” nei casi restanti».

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