
Nervo SPE lesionato durante un intervento? Come accertare l’accaduto e far valere i propri diritti
Quanto può essere grave una lesione dello SPE? E quali sono le conseguenze nel breve e nel lungo periodo?
Il nervo sciatico popliteo esterno, noto anche come nervo SPE, fa parte del nervo sciatico, attraversa la regione del ginocchio e innerva i muscoli anteriori e laterali della gamba, arrivando fino al dorso del piede. Il nervo SPE svolge una funzione importantissima perché è responsabile del movimento di flessione della caviglia, oltre che della sensibilità della gamba e del dorso del piede.
Questo nervo può essere danneggiato da traumi di varia natura come problemi alla colonna vertebrale o interventi chirurgici.
Cosa comporta la lesione dello SPE
Una lesione dello SPE limita la capacità di movimento della caviglia, rendendo difficile evitare ostacoli o anche piccoli rialzi come un tappeto. Questo significa che non si riesce più a camminare in modo sicuro perché si inciampa spesso.
Quando il danno del nervo SPE è parziale, non si riesce ad alzare la caviglia o la punta del piede e il sistema nervoso compensa questa difficoltà alzando maggiormente il ginocchio. Si assume quindi, quella che è chiamata andatura “steppante” perché sembra ci sia da superare un gradino ad ogni passo.
Se invece il danno al nervo SPE è importante, il piede risulta completamente abbandonato e l’unico modo per camminare è indossare un tutore che tiene il piede inclinato di 90 gradi rispetto alla caviglia.
Lesione del nervo SPE: come avviene e come si cura
La lesione del nervo sciatico e in particolare dello SPE, può essere la conseguenza di complicanze chirurgiche durante l’esecuzione di interventi ortopedici, spesso causate da errori tecnici da parte del personale sanitario o da una mancata decompressione del nervo.
La lesione dello SPE può avvenire a causa di una prolungata compressione del nervo, o per il posizionamento scorretto dell’arto.
Le possibilità di recupero, ricorrendo alla riabilitazione tradizionale, sono molto scarse. Per far fronte al conseguente deficit motorio e alla perdita di sensibilità, può essere necessario intervenire per decomprimere il nervo praticando un’incisione. Successivamente il paziente deve affrontare un percorso di fisioterapia dopo essere stato per un periodo a riposo.
Se la lesione è grave e nell’arco di 6 mesi non si ottengono risultati positivi, il paziente potrebbe essere sottoposto a un intervento di riparazione del nervo e anche al trasferimento di tendini da altre sedi, al fine di ripristinare la funzionalità motoria del piede.
Quando è possibile ottenere un risarcimento per lesione dello SPE
Per diagnosticare una lesione dello SPE, oltre all’esame clinico, il paziente viene sottoposto a esami strumentali come elettromiografia, elettroneurografia e risonanza magnetica.
Se la causa della lesione è un errore ortopedico commesso durante un intervento chirurgico, ad esempio se il medico si è discostato dalle linee guida stabilite per l’operazione, bisogna accertare la responsabilità medica nell’accaduto per poter richiedere un risarcimento danni.
A tal fine è necessario dimostrare, con l’aiuto di un medico legale e di un avvocato, che i deficit motori sono comparsi subito dopo l’operazione, stabilendo quindi una correlazione tra i due eventi.
Le cartelle cliniche e gli esami strumentali eseguiti prima e dopo l’intervento possono essere utilizzati per quantificare il risarcimento del danno subito che tiene conto di:
- eventuali punti di invalidità maturati dal paziente;
- compromissione della capacità lavorativa;
- perdita della qualità della vita e sofferenza patita.
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