In quali casi è possibile chiedere un risarcimento danni per morte in ospedale
Un tuo familiare è deceduto durante una degenza e pensi che l’accaduto sia legato a errore medico o mancanza di cure adeguate? Se così fosse, potresti avere diritto a un risarcimento danni per morte in ospedale.
I decessi in corsia sono all’ordine del giorno e, sebbene nella maggior parte dei casi sono la conseguenza di eventi naturali, in altri possono essere determinati da cure inadeguate o assenti, oppure da una gestione dei rischi clinici non corretta.
Quando un paziente perde la vita a causa di errori medici o ritardi nelle cure, i familiari possono avere i presupposti per avanzare domanda di risarcimento per morte in ospedale.
Quando il decesso avviene in circostanze dubbie, è lecito ricercare la verità per capire se quanto accaduto si poteva evitare e per evidenziare eventuali responsabilità.
È bene sottolineare che il risarcimento danni per morte in ospedale viene concesso solo quando è possibile confermare la responsabilità medica. Vediamo quindi in che modo è possibile accertarla.
Risarcimento danni per morte in ospedale: cosa dice la legge
Una diagnosi errata o giunta troppo tardi, una prescrizione di farmaci sbagliata, un errore chirurgico, un’infezione contratta in sala operatoria, complicanze post intervento evitabili sono tutte condizioni che lasciano sospettare una responsabilità medica nel decesso di un paziente.
I familiari hanno tutto il diritto di approfondire la questione per ricercare la verità e possono anche richiedere che venga eseguita un’autopsia.
Se il paziente muore in ospedale, la struttura è tenuta a risarcire i familiari nel caso in cui venga dimostrata la responsabilità dei sanitari e il nesso causale tra l’accaduto e la condotta colposa del medico.
Per comprendere meglio la situazione è necessario fare riferimento a quanto stabilito dalla legge. In caso di decesso del paziente una delle principali norme che entra in gioco è la Legge n.24 dell’8 marzo 2017 nota anche come Gelli-Bianco la quale, nell’art 7, disciplina la responsabilità civile degli esercenti delle professioni sanitarie e delle strutture sanitarie.
In particolare viene stabilito che il diritto al risarcimento danni per morte in ospedale sorge solo se il personale sanitario ha agito contrariamente a quanto stabilito dalle linee guida e dalle consolidate norme di pratica medica, causando quindi il decesso del paziente.
In tale casistica sono responsabili sia il medico che ha curato il paziente, sia la struttura sanitaria che risponde ai sensi degli art. 1218 e 1228 del Codice Civile per le condotte colpose del personale sanitario di cui si avvale e che hanno operato al suo interno.
Come accertare la responsabilità medica in caso di decesso in ospedale
Per individuare il nesso tra condotta dei sanitari e decesso del paziente è necessario procedere con un accertamento medico-legale volto a confermare la sussistenza di profili di negligenza imprudenza o imperizia in capo al personale medico.
I familiari possono richiedere il danno parentale per la sofferenza patita per via della perdita del familiare. Il diritto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale si prescrive in 5 anni, mentre il diritto al risarcimento che i familiari hanno subito in qualità di eredi si prescrive in 10 anni.
Se ritieni che la morte di un tuo familiare possa essere stata la conseguenza di un caso di malasanità e vuoi chiedere giustizia, noi di Periplo Familiare possiamo aiutarti ad accertare la responsabilità medica.
Siamo la prima associazione a tutela delle vittime di malasanità in Italia, il nostro staff medico-legale è pronto a valutare il caso per evidenziare eventuali elementi di sussistenza per poter avviare un procedimento legale.
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