Epatite C da trasfusione: quando si ha diritto a un risarcimento?

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In quali casi si configura il risarcimento del danno per epatite C da trasfusione?

L’epatite C è una malattia infettiva causata dal virus HCV che colpisce il fegato. Ogni anno circa 4 milioni di persone al mondo contraggono questa patologia e il 10% di esse arriva al decesso.

Se non viene trattata in modo adeguato, l’epatite può trasformarsi infatti in un’infezione cronica e portare a patologie gravi quali cirrosi, tumore al fegato, o insufficienza epatica.

Poiché il virus HCV si trasmette attraverso il contatto con sangue infetto, sono molti i casi di epatite da trasfusione. Inoltre, molte persone si accorgono di aver contratto l’epatite C solo dopo diversi anni, quando emergono sintomi come danni al fegato.

Scopriamone di più.

Danni per epatite C da trasfusione: in cosa consistono e quando sono risarcibili

Il numero di persone che hanno contratto l’epatite C da trasfusione o da trapianto di organo è notevolmente diminuito negli ultimi anni. Prima del 1992 i casi erano di più, anche a causa della scarsa affidabilità dei test del sangue.

Tutt’oggi, però, i danni da epatite C esistono e, come accennato, possono manifestarsi anche dopo molto tempo. Ma in quali casi è possibile denunciare il caso di malasanità e avanzare una domanda di risarcimento per epatite C da trasfusione?

Nella sentenza del 17 febbraio 2023 n.5119 la Corte di Cassazione ha confermato la giurisprudenza in materia di danni lungolatenti, specificando che il risarcimento del danno biologico sorge non nel momento della contrazione dell’infezione, ma quando si manifestano i sintomi.

Questo perché il danno biologico consiste nelle conseguenze pregiudizievoli per la persona: in pratica, finché il fatto illecito non si manifesta, non si configura il danno risarcibile poiché “solo il danno da conseguenza può essere il parametro per la determinazione del risarcimento” (Cas. 23328/2019).

La giurisprudenza ha concordato che il danno biologico può consistere anche in un aumentato rischio di contrarre malattie future o in un aumento delle probabilità di morire prima del tempo.

Infine, nella liquidazione del danno si tiene anche conto del danno morale per la sofferenza patita.

A chi rivolgersi per far valere i propri diritti in caso di epatite da trasfusione

Hai contratto l’epatite C da trasfusione e questo ha comportato gravi conseguenze? Oppure un tuo familiare è deceduto a causa di un patologia insorta a seguito dell’infiammazione?

Il team medico legale di Periplo Familiare può aiutarti a verificare la responsabilità medica e far valere i tuoi diritti.
Siamo la prima associazione a tutela delle vittime di malasanità in Italia e da oltre 25 anni ci battiamo per far ottenere giustizia a chi ha subito danni da errori medici accertati.

Puoi rivolgerti a noi per fissare una consulenza gratuita, nel corso della quale analizzeremo il tuo caso per verificare la sussistenza di elementi di responsabilità, al fine di capire se ci sono le basi per avanzare richiesta di risarcimento.

In caso affermativo, cerchiamo sempre di arrivare prima a un accordo bonario tra le parti, evitando di affrontare un lungo processo in tribunale, ma nel caso in cui si rendesse necessario andare davanti al giudice, siamo anche pronti a sostenere l’azione giudiziaria.

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Categorie:Risarcimenti

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