Rischio biologico in ambiente sanitario: come evitarlo?

Scopri di più
virus_ambiente_sanitario

Nelle strutture sociosanitarie esiste il rischio biologico, ovvero la possibilità di contrarre infezioni e patologie dall’esposizione ad agenti o sostanze di origine biologica. Attraverso diverse modalità di disinfezione è possibile evitarlo. Vediamole insieme.

 

Per il personale sanitario, la possibilità di contrarre una malattia infettiva in seguito all’esposizione ad agenti biologici durante lo svolgimento del proprio lavoro negli ospedali o nelle strutture socioassistenziali, rappresenta un pericolo molto concreto. La valutazione del rischio biologico è pertanto fondamentale per attuare misure di prevenzione ed evitare il manifestarsi di malattie. Ma andiamo con ordine, innanzitutto cosa si intende per rischio biologico?

 

Cos’è il rischio biologico? 

Per definizione, il rischio biologico è quella tipologia di rischio derivante dall’esposizione di un soggetto ad agenti o sostanze di origine biologica potenzialmente dannosi per la salute dell’uomo come: virus, tossine, microorganismi e batteri.

Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, il rischio biologico è disciplinato dalla legge “Esposizione ad agenti biologici”, dove vengono fornite 3 definizioni per inquadrare meglio questa tipologia di rischio:

  • agente biologico: qualsiasi microrganismo anche se geneticamente modificato, coltura cellulare ed endoparassita umano che potrebbe provocare infezioni, allergie o intossicazioni;
  • microrganismo: qualsiasi entità microbiologica, cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferire materiale genetico;
  • coltura cellulare: il risultato della crescita in vitro di cellule derivate da organismi pluricellulari.

 

Cosa provoca?

Ma cosa potrebbe succedere a un soggetto con un’esposizione rischiosa ad agenti biologici? 

Questa esposizione potrebbe provocare patologie di natura infettiva, allergica, tossica e cancerogena. Le manifestazioni cliniche potrebbero presentarsi con diversa intensità in relazione a vari fattori tra i quali le condizioni fisiche e la suscettibilità di ciascun individuo.

 

Valutazione del rischio biologico

La valutazione del rischio biologico rappresenta quindi una priorità per l’individuazione e l’attuazione di misure di prevenzione per evitare esposizioni ad agenti patogeni e il manifestarsi di malattie ad esse correlabili. Gli strumenti di contrasto delle infezioni si sono dimostrati d’importanza fondamentale per contenere e limitare il diffondersi di patologie infettive negli spazi adibiti alla cura, alla diagnosi e all’assistenza dei pazienti. La pandemia da Covid-19 ha messo ancora di più in luce la necessità di attuare una corretta attività di disinfezione degli ambienti sanitari, attraverso l’impiego di dispositivi e apparecchiature oppure manualmente.

 

Aumento delle infezioni 

Da un recente report del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), è emersa un’incidenza crescente delle Infezioni Correlate all’Assistenza (ICA) nel numero dei decessi nella Sanità, che si attestano intorno ai 10 mila l’anno in Italia (stesso dato anche nel periodo precedente la pandemia). 

L’aumento di tali infezioni è strettamente legato alla difficoltà di debellare gli agenti infettivi responsabili, che risultano resistenti anche ai farmaci di ultima generazione.

Queste infezioni, inoltre, possono coinvolgere sia gli operatori sia gli utenti delle strutture sanitarie ed assistenziali.

 

Un’arma potente: la disinfezione

Tra le attività di sicurezza, la disinfezione è quella prioritaria per la tutela della salute delle persone presenti nelle strutture sociosanitarie. Come abbiamo detto, questi agenti infettivi, sempre più aggressivi, si stanno rivelando resistenti anche ai farmaci più innovativi e spesso le terapie farmacologiche non si dimostrano efficaci.

Tra le attività di disinfezione delle superfici ambientali, delle apparecchiature e dei dispositivi medici, quella per aerosolizzazione è ottimale per debellare le infezioni da agenti patogeni multiresistenti. L’efficacia di questa metodologia di decontaminazione risponde in maniera adeguata alle misure di tutela della salute previste dalla legge.

 

Conclusioni

Le infezioni correlate all’assistenza restano una grave emergenza sanitaria in Italia. Anche se oggi il Covid-19 ha portato tutti – strutture, personale e cittadini – ad alzare ulteriormente il livello di attenzione a questo tema, la grande sfida della sicurezza e della prevenzione non può esaurirsi in un contesto emergenziale, ma va presidiata nel tempo, con un lavoro di monitoraggio continuo e quotidiano. C’è bisogno di norme, comportamenti, prassi consolidate, controllo, formazione e informazione per i professionisti sanitari (medici, infermieri, operatori) e che tale patrimonio di competenze e conoscenze sia trasferito ai cittadini per incoraggiare l’empowerment. 

Categorie:News Medicina
Tags:ambiente sanitario

Calcolo del danno biologico

Raccontaci il tuo caso e scopri quale risarcimento potresti ottenere in base agli altri casi, simili al tuo, che abbiamo affrontato durante i nostri 27 anni di esperienza.

Scarica la Guida ai tuoi diritti

Tutto quello che bisogna sapere a proposito degli errori medici

Scarica la guida
Scarica Ora

Siamo spiacenti, ci sono problemi con l'invio del modulo.
Riprova più tardi.

Raccontaci il tuo caso

Compila il form e spiegaci cosa è accaduto. Ti ricontatteremo al più presto per approfondire il tuo caso e fornirti assistenza.

Invia la tua
richiesta

Siamo spiacenti, ci sono problemi con l'invio del modulo.
Riprova più tardi.