Tumore all’ovaio? Le italiane ne sanno pochissimo, ma è letale

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Diagnosi tardiva del tumore all’ovaio e possibilità di guarigione: i sintomi a cui prestare attenzione

Anche se non è il tumore più letale in assoluto, il tumore all’ovaio è comunque una delle neoplasie con più elevato tasso di mortalità tra i tumori ginecologici, dei quali rappresenta circa il 30%.

Il tumore ovaio, in base alle testimonianze cliniche, è particolarmente aggressivo e progredisce nel tempo senza destare sospetti. A determinare il tasso di mortalità, tra le altre cause, è anche la tardiva diagnosi di tumore all’ovaio che avviene spesso con la comparsa dei primi sintomi.

In Italia il tumore ovarico è conosciuto da meno di una donna su tre, solo il 20% lo considera molto pericoloso, soltanto una donna su cinque ne sa riconoscere le prime avvisaglie e la maggioranza non attribuisce sufficiente importanza alla diagnosi tempestiva che resta ancora oggi l’unica arma a disposizione per combattere il tumore ovaio con possibilità di sopravvivenza.

Sappiamo infatti che dal tumore all’ovaio si guarisce nel 90% dei casi quando la diagnosi è tempestiva, mentre la percentuale di guarigione scende al 25% se il tumore dell’ovaio viene diagnosticato quando è allo stadio avanzato.
Poiché attualmente non esistono strumenti di prevenzione (come il pap test per il tumore all’utero) o di diagnosi precoce (come la mammografia per quello al seno) la conoscenza della malattia e dei suoi sintomi è la migliore strategia per evitare diagnosi tardive quando ormai le possibilità di cura sono molto limitate.

Tumore all’ovaio: in quanto si sviluppa e come si cura

I sintomi del tumore all’ovaio si evidenziano purtroppo quando la malattia è già progredita. Per questo motivo gli oncologi italiani definiscono il carcinoma ovarico un “killer silenzioso”.
Quello che interessa l’ovaio è un tumore che si sviluppa molto velocemente, così nella maggioranza dei casi si arriva tardi alla diagnosi, quando è già metastatico.

Il tumore all’ovaio è purtroppo ancora fra le neoplasie femminili più letali, temibili e aggressive. L’incidenza in Italia è di 1,5 persone su 10.000 e secondo gli ultimi dati Istat, che sono relativi al 2020, le morti per carcinoma ovarico sono state più di 5.000.

Quando diventano evidenti i sintomi del tumore all’ovaio e questi vengono confermati da una diagnosi supportata da esami diagnostici del sangue, la prima linea di trattamento è la chirurgia. Si procede quindi all’asportazione del tumore pulendo anche gli organi vicini e, a seconda dello stadio della malattia, si può decidere se procedere o meno con la chemioterapia.

In ogni caso, appena il tumore all’ovaio si presenta con i sintomi iniziali è consigliabile rivolgersi subito a centri specializzati.

Tumore all’ovaio: i sintomi da tenere d’occhio

Si fa molta informazione sul tumore alla mammella e sul tumore all’utero, ma si parla ancora troppo poco nel tumore ovarico. Questo porta molte donne a confondere i sintomi del tumore all’ovaio e all’utero, considerandole la stessa patologia.

Sebbene il tumore ovarico abbia un tasso di sopravvivenza molto più basso rispetto al cancro del seno (45% contro 89%), quest’ultimo continua ad essere avvertito come il più rischioso sicuramente per due motivi: maggiore diffusione della neoplasia e maggiore attenzione mediatica.

Nei casi di tumore all’ovaio la guarigione è quindi legata alla diagnosi precoce. Sintomi da non trascurare sono:

  • dolore e gonfiore addominale;
  • stitichezza o difficoltà digestive prolungate nel tempo;
  • tensione addominale;
  • sensazione di precoce sazietà;
  • fitte all’addome;
  • perdite ematiche vaginali;
  • bisogno frequente di urinare.

Tumore ovaio: diagnosi, fattori di rischio e prevenzione

A confermare una diagnosi di tumore all’ovaio è l’ecografia transvaginale e la palpazione dell’organo.
Fattori di rischio sono:

  • familiarità;
  • età avanzata (l’incidenza dei casi aumenta dopo i 60 anni);
  • fattori genetici;
  • assenza di gravidanze;
  • endometriosi;
  • sovrappeso;
  • menarca precoce e/o menopausa tardiva.

Recenti studi hanno anche rilevato che il 15-25% dei tumori ovarici sono di origine genetico-ereditaria, cioè sono causati dalla mutazione di due geni che si trasmettono di generazione in generazione.

Sapere se si ha una familiarità o una predisposizione genetica ereditaria è molto importante a livello di prevenzione perché permette alle donne sane di decidere cosa fare , con il parere del medico, per ridurre il rischio di sviluppare il tumore. Tale informazione è inoltre utile anche in caso si debbano fare delle cure quando la malattia è in atto, per adottare terapie farmacologiche più mirate.

Oggi l’oncogenetica, scienza che studia la componente ereditaria delle malattie tumorali, ha messo finalmente a disposizione delle donne e delle loro famiglie un test genetico che individua la presenza di una mutazione ereditaria dei geni e che permette quindi sia di ridurre l’eventuale maggior rischio sia di curare la malattia in modo più adeguato.

Stando un’indagine il 76% delle donne italiane non conosce i nuovi test genetici che stanno aprendo scenari fino a pochi anni fa impensabili per la prevenzione, la diagnosi e la cura di questo tumore.

Per la diagnosi precoce del carcinoma ovarico non ci sono programmi di screening mirati, ma si rivela importante la visita ginecologica annuale con palpazione vaginale ed ecografia transvaginale di controllo.

Importante è anche il Pap test annuale, un esame di screening che consente di rilevare cambiamenti nelle cellule cervicali, utile anche all’identificazione del Papilloma Virus (HPV), un virus a trasmissione sessuale che può causare il cancro alla cervice uterina.

Cosa fare in caso di errore medico nella diagnosi e gestione di tumore all’ovaio

In alcuni casi l’aggravarsi di un tumore all’ovaio potrebbe essere la conseguenza di un errore medico, ad esempio se gli esami diagnostici non vengono effettuati correttamente o se non vengono prescritti ulteriori esami di approfondimento quando la situazione è sospetta.

Se tu o un tuo familiare avete subito un aggravamento delle condizioni di salute legate alla formazione di un tumore ovarico a causa di un errore medico, noi di Periplo Familiare possiamo aiutarvi. Siamo la prima associazione per vittime di malasanità in Italia e il nostro staff medico-legale è pronto a valutare il tuo caso per evidenziare eventuali responsabilità mediche che possono darti diritto a domanda di risarcimento.

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Categorie:Cure Mediche

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