Coronavirus e telemedicina: quando il consulto è a distanza

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Con il decreto #iorestoacasa, vedere un medico per monitorare il proprio stato di salute è diventato complicato. Ma la telemedicina può esserci di aiuto.

Il nostro paese sta vivendo un’emergenza sanitaria senza precedenti per la diffusione del cosiddetto Coronavirus. La telemedicina, così come lo smart-working sono, ad oggi, strumenti cruciali per limitare il contatto interpersonale e, di conseguenza, contenere il contagio. Il primo, inoltre, può “alleggerire” il carico del sistema sanitario, sempre più sotto pressione, e limitarne il rischio di collasso assumendo un ruolo determinante nella lotta alla pandemia.

Per evitare di uscire di casa, la popolazione cinese, la prima ad essere colpita dalla pandemia, si è infatti da subito rivolta alle piattaforme di medicina online, informandosi sul virus tramite il web e i video consulti, con il plauso e l’incoraggiamento delle autorità.

 

Per contrastare l’emergenza

In Italia l’argomento è stato sollevato dall’infettivologo Massimo Galli, dell’ospedale Sacco di Milano: «Bisogna usare la telemedicina e raggiungere le persone nelle loro case, se non fisicamente, con il consiglio». Perché tra le persone chiuse in casa, impegnate nell’osservare le raccomandazioni delle autorità e di uscire il meno possibile, ci sono quelle che hanno iniziato a tossire, che vedono qualche linea di febbre sul termometro e che vorrebbero parlare con un medico per un consulto. Gli esperti epidemiologi hanno raccomandato di raggiungere telefonicamente il proprio medico di base, ma servirebbe il personale sanitario per poter osservare il paziente con i propri occhi, così da consentire una valutazione più accurata.

Su queste basi e con lo scopo di favorire l’utilizzo di uno strumento decisivo come la telemedicina, Paginemediche, piattaforma che connette medici e pazienti, ha lanciato la campagna #TiVideoVisito per contrastare l’emergenza Coronavirus, offrendo l’attivazione gratuita del servizio di Video Visita a tutti i medici che ne fanno richiesta. «Con il nostro servizio di Video Visita vogliamo offrire un contributo concreto per far fronte all’emergenza nazionale da Covid-19 e dare ai medici di famiglia (ma anche ai medici ospedalieri) la possibilità di effettuare le visite a distanza aggiungendo la visualizzazione del paziente al set di informazioni ottenibili dal solo canale telefonico, oltre che rassicurare l’utenza attraverso il contatto visivo con il proprio medico di fiducia», dichiara Graziella Bilotta, Ceo di Paginemediche.

Sul sito di Paginemediche è stato attivato anche un servizio chatbot Coronavirus: basta premere il pulsante per attivare la chat e ricevere indicazioni su come comportarsi in caso di contagio sospetto. Uno strumento realizzato sulla base delle linee guida del ministero della Salute, utilizzato già per oltre 35.000 pazienti come supporto al triage telefonico per valutare i casi che manifestano sintomi.

 

Per tutte le altre necessità mediche

Se si hanno sintomi di patologie differenti o, semplicemente, si vuole sottoporre all’attenzione di un medico i risultati di un esame diagnostico, Top Doctors mette a disposizione gratuitamente la propria piattaforma ai medici che ne fossero interessati, per tutto il periodo di massima emergenza.

Così, di fronte alla decisione di cancellare appuntamenti e test già programmati per la paura di esporsi a un possibile contagio negli ospedali e nei centri medici, nella rete di centri che compongono la piattaforma Top Doctors, i medici specialisti sono al lavoro per ampliare i propri servizi di telemedicina al fine di adeguarsi alla domanda dei pazienti.

Attraverso il portale Topdoctors.it, il paziente può contattare subito lo specialista più esperto per il suo caso attraverso una videoconferenza, un messaggio privato o prendendo appuntamento online 24 ore su 24 e 7 giorni su 7: attualmente è l’unica piattaforma che offre servizi di telemedicina per tutte le specialità mediche.

 

Ricordiamoci tutti

Per chi ha bisogno di informazioni generali su come comportarsi riguardo l’epidemia, infine, ricordiamo i numeri da contattare telefonicamente: 1500 è il numero di pubblica utilità a livello nazionale, mentre sul sito del Ministero della Salute si trova l’elenco di tutti i numeri regionali di riferimento. Il numero unico di emergenza 112 va contattato soltanto se strettamente necessario.

Categorie:Medicina e tecnologia
Tags:coronavirusemergenza sanitariatelemedicina

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