Assistenza alle vittime di malasanità ed errori medici in Italia

Siamo la prima associazione in Italia dedicata alla tutela delle vittime di malasanità. Grazie a una rete di professionisti specializzati, operiamo con competenza ed esperienza nei settori medico e legale per garantire la piena tutela dei diritti di chi ha subito un danno biologico.

Un team medico-legale di esperti, strettamente connessi tra loro e guidati dagli stessi valori etici, lavora ogni giorno con competenza e coordinazione per offrire un sostegno concreto alle vittime di malasanità..

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Infettivologia
La storia di Davide
Risarcimento: € 1.150.000
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Una giovane vita spezzata e un dolore che ha segnato tutta la famiglia.
Dopo anni di buio totale, finalmente abbiamo capito quello che era successo.

Sono grato all’Associazione Periplo Familiare e a chi me li ha suggeriti, perché se non ci fossimo rivolti a loro, le nostre domande sarebbero rimaste senza risposta.

Nel 1969, Davide era solo un bambino quando viene ricoverato per una semplice appendicectomia.

Durante l’intervento, si rendono necessarie delle trasfusioni di sangue e di plasma purtroppo successivamente risultate infette dal virus HCV e HIV. Tra la fine degli Ottanta e l’inizio dei Novanta, migliaia di persone come Davide vengono infettate tramite la trasfusione di sangue ed emoderivati infetti e non preventivamente controllati, come da protocollo.

Nel 2004, all’età di 35 anni, Davide muore per numerose complicanze dovute a un sistema immunitario gravemente compromesso.
Il danno
In seguito alla trasfusione di sangue infetto, il calvario fisico e psicologico vissuto da Davide è stato lento e inesorabile. Anche per i familiari, la vicenda è stata segnata, oltre che da un profondo dolore, da un senso di impotenza. Sono infatti dovuti trascorrere diversi anni dalla perdita del proprio caro affinché la sorella e la mamma di Davide prendessero in mano la vicenda alla ricerca di giustizia.
Il risarcimento
Dopo un percorso giudiziario si è giunti al provvedimento definitivo che ha riconosciuto la piena responsabilità del Ministero della Salute per la mancanza dei controlli dovuti sulle sacche di sangue trasfuso; sentenza onorata, e solo a seguito di proposizione di ricorso di ottemperanza, con liquidazione a favore dei familiari della somma di € 1.150,000.
Oncologia
La storia di Claudio
Risarcimento: € 225.000
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Mi sono ritrovata per caso sul sito di Periplo Familiare. Li ho contattati e ho scoperto che se fosse stato curato in tempo, mio padre sarebbe guarito.

E grazie un’équipe di esperti, che hanno preso a cuore il caso, abbiamo vinto.

Da circa due anni Claudio, di 83 anni, si reca con regolarità presso il medesimo Ospedale a causa di una ferita che non si rimargina. I sanitari, conoscendo la sua patologia diabetica, effettuate le solite medicazioni, lo rimettono sempre al suo medico curante.

Dopo un esame diagnostico quella ferita non presa nella giusta considerazione, risulta essere un carcinoma squamoso.

Claudio viene quindi sottoposto d’urgenza a un intervento di amputazione della gamba sinistra. L’operazione, però, non risulta sufficiente ad arrestare la malattia ormai degenerata a causa del grave ritardo diagnostico. Dopo un anno di cure aggressive accompagnate da tanta sofferenza, Claudio muore.
Il danno
Claudio ha subito un intervento amputativo oltre ad un trattamento terapeutico massivo e invasivo durato un anno. Una lunga ed estenuante sofferenza, anche per la figlia, drammaticamente conclusasi con il decesso.
Il risarcimento
Il risarcimento è intervenuto dopo due gradi di giudizio, entrambi con esito positivo.
La CTU medica disposta dal Giudice ha fatto chiarezza sugli eventi riconoscendo la responsabilità dei sanitari della struttura, condannata a risarcire la figlia di Claudio con la somma di € 225.000.
Neurochirurgia
La storia di Natalia
Risarcimento: € 135.000
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Dopo la morte di mia moglie ho contattato Periplo Familiare e ho raccontato loro cosa era successo. Si sono attivati subito per aiutarmi.

Il giudice ha riconosciuto che c’era stata negligenza da parte dei medici. Sono davvero soddisfatto dell’Associazione. A chiunque abbia dei sospetti, consiglio di rivolgersi a loro.

Natalia, moglie e madre di 51 anni, è al lavoro quando accusa forti dolori alla testa con conseguente svenimento. Con l’arrivo del 118, viene trasportata al Pronto Soccorso di un vicino Ospedale dove le viene assegnato un codice verde con la diagnosi di sofferenza da cervicale.

A fronte del grave peggioramento delle condizioni che evidenziavano i segni di una criticità cerebrale, con intensi episodi di vomito, il neurochirurgo dispone l’esecuzione di una panangiografia urgente per emorragia cerebrale in atto.

L’operazione, però, viene procrastinata dai sanitari i quali intervengono sulla rottura dell’aneurisma con un grave ritardo operativo.

Dopo due giorni di coma, Natalia decede.
Il danno
Natalia è vittima di un'errata diagnosi al pronto soccorso e di un ritardo operativo da parte del personale sanitario che non ha agito tempestivamente sull'emorragia in atto. Al decesso della donna si aggiunge il calvario subito dalla signora e dai suoi congiunti.
Il risarcimento
La vertenza si è conclusa con una sentenza del Tribunale di Roma, che ha riconosciuto la responsabilità e liquidato ai familiari un risarcimento di € 135.000.
Neurochirurgia
La storia di Walter
Risarcimento: € 730.000
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Ho trovato un’empatia formidabile, che non mi aspettavo. Ero arrabbiato, come tutti i figli a cui muore un genitore non per la malattia per cui era stato ricoverato, ma per un’infezione ospedaliera.

La mia gratitudine verso l’Associazione è infinita. Ho trovato accoglienza, professionalità, e una competenza medico-legale che ho riconosciuto subito, da addetto ai lavori. Grazie a Periplo Familiare mio padre ha finalmente ottenuto giustizia.

Walter, all’età di 67 anni, si sottopone ad intervento chirurgico di asportazione di glioblastoma.

A seguito dell’operazione, perfettamente riuscita, insorge nel paziente una grave infezione polmonare causata dalla presenza di un batterio nosocomiale.

Il paziente viene sottoposto a massiccia terapia antibiotica, che tuttavia non riesce ad evitare il peggioramento dello stato settico con compromissione degli organi vitali ed il successivo decesso del paziente.
Il danno
L'infezione ospedaliera è stata così invasiva da non rispondere alle terapie farmacologiche e da portare purtroppo Walter al decesso.
Il risarcimento
Il Tribunale, al termine del giudizio nel corso del quale è stata accertata l'omessa adozione delle misure volte a garantire la corretta sterilizzazione degli ambienti nosocomiali, ha accertato la piena responsabilità della Struttura Ospedaliera, Condannandola al risarcimento in favore degli eredi della complessiva somma di € 730.000.

Altri casi, altre vittorie. Consulta le storie per area medica.

In oltre trent’anni di attività, abbiamo seguito centinaia di casi legati a errori medici, affrontando situazioni complesse e molto diverse tra loro.
Tra questi, ne abbiamo selezionati alcuni tra i più significativi e li abbiamo organizzati per area medica. Puoi esplorarli cliccando sulla sezione che ti riguarda: potresti trovare una storia simile alla tua e scoprire quale risarcimento siamo riusciti a ottenere per chi ha subito un danno.
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