La chirurgia plastica è una branca della chirurgia finalizzata alla riparazione di malformazioni e difetti morfologico-funzionali e al rimodellamento di tessuti, specialmente tegumentari (cute, sottocute, fasce, muscoli, ossa, ecc.). Le anomalie anatomiche di cui occupa possono essere congenite o secondarie a traumi, neoplasie o a malattie degenerative. Le tecniche più utilizzate sono rappresentate dagli innesti e dai lembi.
I casi più frequenti di errori medici si registrano nella mastoplastica additiva e riduttiva (deturpazione, asimmetria, danni ai tessuti o ai nervi, erronea misura della protesi e infezioni), nella rinosettoplastica (problemi respiratori o deviazioni del setto), nell’addominoplastica (coaguli, emorragie interne, lesioni o perforazioni di organi) e nella chirurgia plastica del viso (lesioni ai nervi, reazioni allergiche).
L’associazione Periplo Familiare si impegna nella difesa dei pazienti che hanno subito danni a causa di errori medici in neurochirurgia. Con un team di avvocati specializzati in malasanità e medici esperti, offriamo consulenza e assistenza legale completa e personalizzata per affrontare casi di errori medici in neurochirurgia. Il nostro obiettivo è assicurare che i pazienti ricevano il giusto risarcimento danni per le sofferenze subite a seguito di interventi chirurgici complicati.
Deturpazione e asimmetria per errore chirurgico.
La signora Patrizia, di anni 51 anni, decide di sottoporsi a una mastopessi con protesi. L’intervento eseguito non solo non corregge la ptosi, ma addirittura la peggiora con un evidente schiacciamento di entrambe le mammelle. Dopo soli sei mesi, alla signora viene consigliato di sottoporsi ad un secondo intervento riparativo, i cui esiti però si dimostrano ancor più devastanti: grave asimmetria del seno e infossamento del seno sinistro.
A questo intervento ne segue un terzo nel quale il chirurgo decide di procedere all’asportazione di tessuto mammario, scelta che non migliora la situazione già gravemente compromessa ma peggiora ulteriormente l’asimmetria, l’infossamento e rende le cicatrici ancora più evidenti.
DANNO SUBITO
Gli interventi chirurgici riparativi a cui si è sottoposta la signora Patrizia, le hanno arrecato non solo danni fisici ma anche problematiche di tipo emotivo e psicologico.
RISARCIMENTO
Non avendo avuto esito l’accorso bonario, si è dovuto instaurare un giudizio avanti il Tribunale per ottenere una condanna al pagamento in favore della signora Patrizia di € 47.000,00.
Danno funzionale ed estetico al naso
La signora Elisa, di 41 anni, soffrendo di disturbi della respirazione rilevanti causati da una deviazione del setto nasale, si sottopone ad un intervento chirurgico di setto rinoplastica funzionale. L’intervento purtroppo non porta i risultati sperati tanto che, perdurando le difficoltà respiratorie, Elisa decide di ricorrere a un secondo intervento che però, anche questo, non migliora la situazione.
Elisa inizia a sottoporsi ad una serie di indagini e ad altrettante cure farmacologiche, ma tutte si rivelano inutili. Solo a distanza di anni, con un terzo intervento, Elisa riesce a correggere parzialmente il quadro clinico, ma subisce un rilevante danno estetico per via delle numerose cicatrici legate a ciascuna operazione.
DANNO SUBITO
Quello che sembrava dover essere un semplice intervento si è trasformato per la signora Elisa in un calvario durato ben 6 anni. La signora purtroppo non ha potuto risolvere definitivamente il problema, riportando un grave danno estetico, con conseguente disagio post-traumatico.
RISARCIMENTO
La responsabilità, seppur evidente, non è stata riconosciuta e si è pertanto reso necessario un giudizio al termine del quali il Tribunale ha condannato l’Azienda sanitaria ad un risarcimento di € 22.320,00.
Decesso per errore medico e negligenza assistenziale
Il signor Armando, di 66 anni, a causa di un’ernia ombelicale e di un addome pendulo si sottopone all’intervento di plastica della parete addominale (dermolipectomia).
A distanza di poche ore dall’operazione, viene trovato in stato soporoso con sudorazione profusa e copiose perdite ematiche dai drenaggi, condizione che rende necessario un secondo intervento per revisione dell’emostasi e successivo trasferimento in rianimazione con diagnosi di emorragia post operatoria.
Trascorre così, intubato e sedato farmacologicamente, sei giorni durante i quali si presenta una sofferenza respiratoria così grave da richiedere l’uso dell’ossigeno. A distanza di poche ore purtroppo il signor Armando decede, dopo una notte in cui nessun controllo è stato registrato tanto nel diario clinico quanto in quello infermieristico.
DANNO SUBITO
Il signor Armando ha dovuto subire un doloroso calvario poi giunto al peggiore degli epiloghi, nel quale ad un iniziale errore nella conduzione dell’intervento si è aggiunta una omissione di controlli nel decorso post operatorio.
RISARCIMENTO
È stato necessario incardinare un giudizio per ottenere la sentenza di condanna con la quale il Tribunale ha riconosciuto alla moglie e ai tre figli la somma di € 258.000,00 ciascuno, e a ciascuno dei 4 nipoti la somma di € 75.000,00.
Grave danno estetico per infezione
La Signora Giuseppa, di 53 anni, viene sottoposta ad intervento di quadrantectomia per un carcinoma mammario e a un successivo intervento di rimodellamento plastico della parte residua della mammella. Viene eseguita la sola profilassi antibiotica preoperatoria mentre non viene prescritta alcuna terapia post-intervento. Dopo pochi giorni, la ferita chirurgica della signora Giuseppa si riapre, e da questo momento iniziano per lei ben 4 mesi di continue medicazioni, senza però che nessun medico le consigli un accertamento strumentale e/o una terapia antibiotica.
Visto il prolungarsi del problema, viene tardivamente eseguito un esame colturale, dal quale emerge un’infezione in atto. Si decide pertanto di intervenire chirurgicamente, tuttavia il ritardo diagnostico lascerà alla signora danni evidenti di ordine estetico nonché psicologico.
DANNO SUBITO
Il ritardo nell’espletare le indagini diagnostiche ha comportato una durata della malattia prolungata ed una necrosi estesa dei tessuti mammari, con conseguente deformità della regione mammaria.
RISARCIMENTO
La vertenza risarcitoria si è conclusa con un accordo, in virtù del quale alla signora Giuseppa è stata corrisposta la somma di € 38.000,00.
Di seguito abbiamo riportato alcuni degli errori medici più comuni, clicca sull’area medica di tuo interesse per scoprire quali sono i danni associati e qual è il giusto risarcimento che potresti ottenere.
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